Vertenza dipendenti Comune Palermo, sindacati pronti al braccio di ferro
I sindacati sono pronti al braccio di ferro con l’amministrazione comunale nella vertenza che riguarda gli istituti contrattuali dei dipendenti comunali. “Le dichiarazioni del sindaco Leoluca Orlando – Lillo Sanfratello (Cgil Fp), Mario Basile e Salvatore Lo Gelfo (Cisl Fp), Nicola Scaglione (Csa), Salvatore Sampino e Ilio Martines (Uil Fpl) – sulle questioni legate alla vertenza dei dipendenti comunali sono un’offesa ai 6000 dipendenti che giornalmente garantiscono i servizi essenziali della quinta città d’Italia. La motivazione di tale affermazione sta proprio nel fatto che il contratto decentrato dei dipendenti del Comune di Palermo non è in dodicesimi, come il bilancio, ma in annualità. L’ultimo accordo firmato tra le parti è quello del 2016 e come stabilisce la legge,vige e produce effetti fino a nuovo contratto. Non si possono accettare determinazioni unilaterali dell’Amministrazione comunale che non hanno alcun riferimento nè alle leggi nè ai contratti e che sanno di slogan. E’ opportuno evidenziare che la vertenza del Comune di Palermo, iniziata nel mese di giugno con la proclamazione dello stato di agitazione, si inasprisce a causa dell’intervento della dirigenza su atti amministrativi in assenza di linee guida politiche, con chiara evidenza che si sfugge al confronto con le Organizzazioni Sindacali e le RSU, continuando a produrre atti unilaterali non condivisi. L’assenza dell’organismo politico in questi ultimi sei anni sui temi dei dipendenti del Comune di Palermo è palese, e ha determinato lo stato di fatto che mette i lavoratori e i sindacati con le spalle al muro. I sindacati chiedono di incontrare il Sindaco da oltre sei mesi, proprio a seguito della notifica dell’avvenuta ispezione del MEF, per cercare responsabilmente di mettere in atto azioni condivise, a garanzia dei servizi e dei lavoratori, ma ad oggi abbiamo raccolto solo dichiarazioni sui media ed atti amministrativi incomprensibili. L’incontro tra la politica ed i lavoratori non è più rimandabile al mese di settembre, è urgente, serve un confronto vero, i lavoratori non possono stare senza certezze dal 1° ottobre in poi. Alla luce dei fatti e delle ultime esternazioni riteniamo che i lavoratori abbiamo cercato tutte le strade per ricomporre la vertenza in maniera responsabile al fine di non creare disagi alla città. Non possiamo vivere nell’incertezza,i lavoratori hanno fatto tutto quello che potevano per evitare disagi e conflitti, tutte le eventuali conseguenze causate dall’inasprimento della vertenza sono da addebitare all’Amministrazione comunale palermitana che non potrà scaricare responsabilità su nessuno, se non su se stessa e sulla sua plateale assenza. In ultimo, preso atto delle azioni dell’Amministrazione, i lavoratori non accetteranno richiami a “gesti di responsabilità” che non siano successivi ad atti concreti dell’Amministrazione nei loro confronti”.