PA, la Cisl Fp ai vertici del Comune di Palermo: “Respingiamo proposte di stabilizzazione che mortificano i lavoratori e ledono i servizi ai cittadini”
“No alla stabilizzazione a perdere dei lavoratori Asu del Comune di Palermo. Sono 90 lavoratori che hanno acquisito competenze e professionalità evidenti, tanto da svolgere oggi ruoli indispensabile negli uffici comunali”. A dirlo Margherita Amiri e Mario Basile, segretario provinciale e responsabile Coordinamento Enti locali della Cisl Fp Palermo Trapani, insieme ai componenti delle Rsu. I sindacalisti rimandano al mittente la proposta dell’amministrazione cittadina di contrattualizzare questo personale a 16 e 17 ore nelle categorie A e B rispetto alle attuali 25 ore settimanali. “Riteniamo questa proposta inaccettabile – aggiungono Amiri, Basile e le Rsu – perché penalizzerebbe dal punto di vista economico i lavoratori stabilizzandi e creerebbe una disparità di trattamento rispetto agli stessi lavoratori Asu dell’ex bacino “Palermo Lavoro” stabilizzato negli anni precedenti, posto che entrambi fanno riferimento alla medesima fonte normativa ed economica”. La Cisl Fp ricorda che nel 2007 è stato sottoscritto un accordo sindacale secondo il quale, in fase di stabilizzazione del personale del suddetto bacino, nessun lavoratore avrebbe patito perdite dal punto di vista economico. “Richiamiamo il Comune al rispetto dell’intesa che ha sottoscritto – aggiungono – tesa a scongiurare gravi perdite economiche che metterebbero in seria difficoltà i lavoratori e le loro famiglie, rimarcando la stabilizzazione almeno alle attuali 25 ore settimanali. Dopo decenni di lavoro atipico, precario e sottopagato non si può pensare di stabilizzare questi lavoratori facendo perdere loro la professionalità acquisita e peraltro con ore lavorative in meno rispetto a quelle attualmente svolte”. La Cisl. nelle more della redazione del piano triennale del fabbisogno del personale, ha richiesto che venissero forniti una serie di dati ed elementi utili ad una compiuta analisi e valutazione dells proposta dell’Amministrazione, “fermo restando – precisano i sindacalisti – che la capacità assunzionale debba essere prioritariamente destinata alle stabilizzazioni, alla trasformazione dei contratti da part-time a full-time e alle progressioni verticali”. La Cisl Fp, per la stabilizzazione dei lavoratori Asu ha proposto la contrattualizzazione del personale almeno alle stesse ore lavorative che prestano attualmente e che vengano inquadrati in categorie e profili professionali correlati alle mansioni svolte e alla professionalità acquisita, nel rispetto dei requisiti di legge. “Ci batteremo – chiosano Amiri, Basile e le Rsu -affinché i 55 milioni di euro finanziati dallo Stato per questo bacino di lavoratori non vegano dirottate per altre finalità. Terremo informati i lavoratori sul proseguo della trattativa, invitandoli a non abbassare mai la guardia e a rivendicare la propria dignità lavorativa”. |